lunedì 11 febbraio 2013

Jefferson pie


Jefferson pie...

 






Se siete in modalità "isolation" per via della pioggia, della neve, o del freddo e volete abbracciare l'estate attraverso il vortice inebriante di un limone... Il giallo che ricorda il sole... Ecco a voi un dolce più unico che raro... La Jefferson pie


In questi giorni che il cinema patriottico ci spara "Lincoln"... Che guay vuole ricreare un dolce tributo a Thomas Jefferson
Per quelli che pensano che l'America sia solo un grande fast-food ... Una dolce sorpresa...


Difficoltà: Facile

Preparazione: 40 minuti+ il riposo

Cottura: 65 minuti


Ingredienti per 8 persone:



  • PER LA BASE:
  • 300 g di farina
  • 130 g di burro+ sale
  • 20 g di zucchero
  • PER LA FARCIA
  • La scorza ed il succo filtrato di 3 limoni
  • 3 uova intere+ 2 tuorli
  • 1 cucchiaino di maizena
  • 100 g di burro
  • 1 bustina di vanillina
  • 200 g di zucchero
  • 2 cucchiai di burro
  • 1 pizzico di cannella
  • 1 uovo+ latte

Preparazione:

  1. FARE LA PASTA. Mettere nel mixer la farina con il burro freddo a pezzetti, 20 g di zucchero e un pizzico di sale, creare un composto sbriciolato finemente. Aggiungere 4 cucchiai di acqua fredda, azionare il mixer, creare con il composto una palla di pasta, avvolgerla in pellicola e lasciare riposare in frigo per almeno 30 minuti.
  2. FARE LA CREMA DI LIMONE. Grattugiare la scorza di 3 limoni e filtrarne il succo, diluire nel succo la maizena. Sciogliere a bagnomaria in un pentolino il burro mescolando con lo zucchero. Una volta che si sia ben amalgamato, aggiungere le uova sbattute in precedenza, la scorza grattugiata, il succo di limone e la bustina di vanillina, tenere il fuoco molto basso, l'acqua del bagnomaria non deve mai raggiungere l'ebollizione, perchè la crema non deve mai bollire. Continuare la cottura a fuoco lento fino a quando la crema inizierà ad addensarsi, ed inserendo un cucchiaio di legno la crema velerà. In questo caso la crema sarà destinata alla farcia del nostro dolce e quindi subirà una cottura in forno, per questo sarà meglio toglierla prima dal fuoco, non facendola addensare troppo.
  3. FARCIRE LA TORTA. Dividere l'impasto in 2 metà, e stendere una a 4 mm di spessore. Trasferire il disco di pasta in un tegame, imburrato ed infarinato, ed eliminare la pasta in eccesso. Versare la crema di limone preparata e distribuire all'interno il burro tagliato a pezzetti.
  4. COMPLETARE E CUOCERE. Stendere la pasta rimanente, creando un disco dello stesso spessore del precedente e coprire il ripieno, piegare i bordi e premerli per fissarli. Mettere in frigo per 30 minuti, bucherellare la superficie con una forchetta. Spennellare la superficie con l'uovo sbattuto e il latte e cuocere in forno caldo a 160° per 45 minuti minuti. Toglierla dal forno e lasciarla riposare per qualche ora in frigo, servirla fredda, con una generosa spolverata di zucchero a velo e qualche ciuffo di panna a piacere ed una fetta di limone.

Vinus loci:


Possiamo accompagnare questo piatto con un bianco dolce come un  Diamante d'Almerita 2011 della cantina Tasca d'Almerita, conquisterà il vostro naso con profumi di camomilla essiccata, fichi secchi, miele d'acacia, canditi, lasciando il vostro palato con un buon sottofondo iodato ed aromatico che vi darà un ottima sensazione di freschezza.

Curiosidad:

Nell'estate del 1814 gli inglesi bruciarono il Campidoglio americano e con esso la Library of Congress. Jefferson con grande generosità offrì prontamente alla nazione la sua biblioteca, che per un uomo di quell'epoca contava la estimabile cifra di quasi 7.000 libri "a qualsiasi condizione il congresso la reputi giusta" soggiunse. Ma quando gli incaricati ebbero dato un occhiata ai titoli, non furono più certi di volerli.
Perchè non ritenevano interessanti per il Congresso argomenti come l'architettura, l'enologia, la cucina, la filosofia e l'arte. Alla fine il Congresso acquistò la biblioteca di Jefferson per una cifra irrisoria, non dimostrando una particolare gratitudine, ma questo acquisto diede agli Stati Uniti appena nati la biblioteca più raffinata del mondo ridefinendone il ruolo, come collezione di titoli universale.
Oggi la biblioteca del Congresso è la più grande del mondo, purtroppo la parte di Jefferson andò distrutta in un incendio, tra cui la preziosa copia dei Quattro libri di Palladio.

              

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