PERALADA
VINO, CULTURA E STORIA NEL CUORE VIVO DEL SIGNOR MIGUEL MATEU
Da lontano vedi un puntino all'orizzonte, quando ti avvicini basta poco per perderti nel chiarore della pietra tendente all'ocra delle sue case che si oppone al verde dei suoi campi, e nell'intenso aroma di mediterraneo che pervade le sue strade strette e che si oppone al salmastro delle brezze marine.
Peralada è un piccolo centro urbano, di carattere medioevale nel cuore della regione dell'Empordà in Catalogna (SPAGNA), a cui fa da cornice ,sullo sfondo, la catena montuosa dei Pirenei.
E' un oasi di storia, cultura e pace, dove perfino le cicogne hanno scelto gli alberi del suo castello come luogo per andarci a nidificare.
Le sue origini risalgono al IV secolo a.C., nel tempo ha visto arrivare l'Impero Romano che portò con sé le prime barbatelle di vitis vinifera, facendo del Empordà la regione vitivinicola più antica di Spagna; si è dovuta difendere dai mori che spinsero quasi fin qui le frontiere del proprio califfato, e si è dovuta autodistruggere dandosi alle fiamme nel 1285 per non cadere in mano dei crociati francesi di Filippo III di Francia, proprio come era accaduto anni prima ai vicini albigesi.
Proprio a questa data storica, si deve far risalire la nuova Peralada, così come oggi si presenta ai nostri occhi.
Infatti il castello andò completamente distrutto nelle fiamme, allora i proprietari, i Visconti di Peralada decisero di ricostruirlo fuori dalle mura cittadine, cedendo parte delle terre confinanti ai frati carmelitani affinché vi costruissero un convento, l'attuale Convento del Carmen, al cui interno ospita una chiesa in stile gotico.
La vita di Peralada fu strettamente connessa a quella del suo Castello, che mantenne in vita il centro medioevale, e che ne ha disegnato il suo paesaggio, offrendo protezione a conventi e monasteri, come il suggestivo claustro romanico del XI secolo d. C, dove è addirittura possibile scoprire in uno dei capitelli delle sue colonne che il frutto della conoscenza non era la mela, bensì un fico.
Eppure questa oasi di bellezza, non sarebbe oggi pervenuta a noi nella sua integrità se non fosse stato per il Signor Miguel Mateu y Pla, che nel 1923, alla morte del marchese De la Torre,ultimo erede senza discendenti dei Visconti di Peralada, ne comprò il castello e le sue proprietà.
Il Signor Mateu, imprenditore dell'acciaio di Barcellona, fu un uomo visionario, ricco di intuizione, appartenente a quella stirpe di imprenditori luminari come gli italiani: Mattei, Einaudi, Olivetti; uomini che vedevano nel fare impresa un modo per fare cultura a trecentosessanta gradi e un opportunità per rendere un servizio utile socialmente.
La sua forte personalità e la sua sensibilità emotiva lo resero un uomo di grande spessore nazionale e internazionale, tanto che nel suo periodo come ambasciatore in Francia cercò fino all'ultimo di scongiurare l'entrata dell'Italia nella seconda guerra mondiale. Fu un uomo di lotte, spesso condotte in solitario, come quelle per la ricostruzione di Peralada, per il museo di Dalì, per il porto di Santa Margarita de Rosas, per la fine della guerra, per la pace. Ricordato con nostalgia dai viticoltori della zona che ogni anno celebravano assieme a lui la festa della vendemmia.
Il Signor Mateu non divenne solo il proprietario del Castello, ma fu custode dell'intera Peralada, perchè grazie a lui si sono salvati i tempi passati.
Infatti per poterne apprezzare appieno l'opera di salvaguardia e difesa di questo prezioso patrimonio culturale; prima di andare via fate una visita guidata a partire dal Convento del Carmen, visitando la sua chiesa in stile gotico, la cui struttura è disponibile per cerimonie religiose private.Per continuare la visita all'interno del castello, dove si trova il Museo del vetro con oltre 2500 pezzi e una biblioteca con quasi 100.000 libri, fra cui sono presenti più di 1000 edizioni del Don Chisciotte in 33 lingue diverse, curata e ampliata con particolare dedizione e amore da Mateus dopo la morte della sua amata sposa Julita.
La visita si conclude con il museo del vino, ubicato all'interno delle cantine del convento carmelitano, dove è possibile ammirare l'arte vinificatoria dei tempi passati risalente al XIV secolo, attraverso più di 750 oggetti legati ai processi produttivi di vinificazione. All'interno delle cantine del castello ha ancora oggi sede l'attività produttiva vitivinicola della Bodega Castillo Peralada continuata dai discendenti del Signor Mateu; infatti proprio qui vengono elaborati secondo il metodo classico i prodotti di punta della produzione: i famosi cava, il cui termine deriva dalla parola utilizzata per indicare le grotte dove questo vino spumante viene tradizionalmente prodotto.
I cava più importanti elaborati dalla Bodega Castillo Peralada sono due:
- Gran Claustro Cuveé especial Gran Reserva, un cava brut nature prodotto con il metodo classico a partire da uve autoctone della D.O. Cava, come xarell-lo, chardonnay e parellada, il nome è un omaggio alla magnificenza del claustro del convento del Carmen, dove nei capitelli dello stesso è scolpito uno scudo con una pera, simbolo della popolazione di Peralada.
- Torregalatea, un cava brut rosè prodotto con il metodo classico dalle varietà di pinot noir, tremat e monastrell. Questo vino spumante di un bellissimo rosa cerasuolo è un omaggio all'eterna amicizia tra il geniale Salvador Dalì e il Signor Mateu. Infatti è noto che quando Dalì riceveva ospiti nella casa di Port Ligat, era solito offrire loro una copita di cava rosado, per impressionarli con il rosa cerasuolo di questo spumante vivacizzato dalle bollicine; decisamente insolito per quell'epoca.
Blog notes:
- QUANDO VISITARE: in ogni momento dell'anno è ideale oltre che possibile visitare Peralada, ma senza dubbio il momento clou è rappresentato dai mesi di Luglio e Agosto, quando i giardini del castello restano aperti per il Festival Internazionale della musica di Peralada, quando l'operà e la danza internazionale vengono a farle visita e che quest'anno vedrà la sua ventottesima edizione.
- COME RAGGIUNGERE: In auto dista 145 Km da Barcellona e 46 da Girona, mentre da Figueres dista solo 9 km percorribili in auto seguendo le indicazioni stradali per Llancà.
- DOVE DORMIRE: Hotel de la Font Peralada, Baixada de la Font Peralada www.hoteldelafont.com ex convento silenzioso e accogliente dove potrete fare una ricca colazione con prodotti tipici del territorio perparati in casa.
- DOVE MANGIARE: Restaurant Cal Sacristà, cucina tipica territoriale che risente per via della vicinanza di un elegante influenza francese, ottime le torte preparate in casa con ingredienti naturali. www.restaurantcalsacrista.com
- DOVE COMPRARE: La botiga del Celler, C/San Joan 24 +34 972 538503 dove potrete trovare i vini della Bodega Castillo Peralada e altri vini regionali